Un’attività stressante: il ticchettio scandisce un tempo incalzante in cui l’obiettivo sembra irraggiungibile. Il dialogo stenta a partire, e tutto crolla irrimediabilmente. Si riparte in continuazione. Tutto si ripete uguale per un periodo che sembra infinito eppure incombente. Gli spazi si restringono e diventano opprimenti; il tempo scade e determina un insuccesso. Il copione si ripropone simile con consegne frenetiche, rumori forti, vocalità enfatizzata e tinte animate ad accendere il clima: i confronti si fanno meno agevoli. Una serie di situazioni e di attività studiate per suscitare reazioni ed emozioni, stimolano i partecipanti e ne saggiano la pazienza. Siamo arrivati al limite. Segue poi un rituale e un’azione drastica e incisiva che segna una rottura liberatoria. Basta un colpo e tutta l’energia impatta la materia, mutandola in maniera irreparabile: emozione manifesta che lascia il segno. Un copione d’impatto, una scaletta studiata appositamente per destrutturare, frammentare e spiazzare: il laboratorio pone il gruppo di fronte alle proprie emozioni, suscitando sensazioni forti, ideali per chi intende riflettere sulla rabbia e sulla frustrazione, nell’immediato ma anche all’interno di un percorso del quale questa esperienza si fa apripista.
(Rivolto a ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di I e II grado)
Segue Musaica: l’eco della gioia
Ideato insieme a Erica Elia (logopedista e musicoterapeuta).
Testo di Stefano Sorgente